L’anno 2025 segna un traguardo storico importante per la Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina, e indirettamente per la comunità bolognese. La struttura con orgoglio celebra 150 anni di vita.

Fondata nel 1875 è da oltre un secolo un riferimento per l’assistenza, l’accoglienza e la presa in carico delle fragilità, sebbene in modalità e luoghi differenti. In un mix sapiente di tradizione e innovazione, la Fondazione risponde a sfide di salute e benessere delle persone sempre più complesse secondo un modello di assistenza bio-psico-sociale.

Al centro è la persona con i propri bisogni di salute e soprattutto con una propria identità, da rispettare e valorizzare.

UN PASSATO NEL SEGNO DELLA GENEROSITA’

La vita della Fondazione ha inizio il 15 ottobre del 1875, quando in seguito all’apertura del testamento della signora Claudia Brentazzoli, donna sensibile alle sorti delle persone più vulnerabili, si decise di utilizzare il suo lascito per la costruzione di una Casa di accoglienza. Quel generoso atto di carità rende possibile l’apertura di una struttura che inizialmente ospitava donne indigenti, vedove, nubili e ultrasessantenni.

Una svolta epocale arriverà nel 1952 con la benedizione dei nuovi ambienti della Casa in via Pizzardi ad opera del Cardinale Giacomo Lercaro.

Nel corso dei decenni successivi, in un contesto di continuo cambiamento, la necessità di rispondere ai nuovi bisogni della comunità diventava sempre più urgente. Prendeva così corpo l’idea di creare un buon pensionato che accogliesse persone sole e anziane, offrendo loro un ambiente dignitoso e provvisto di adeguata assistenza.

Nel 1963 nasce Villa Santa Caterina e ciò rappresenterà un altro tassello decisivo per i progetti futuri.

UNA STRUTTURA MODERNA CON FORTI RADICI AL PASSATO

Con il passare degli anni la Fondazione, nel cuore di via Pizzardi, ha continuato a rinnovarsi, sia strutturalmente, grazie ad interventi di ammodernamento e rifacimento dell’intero prospetto sia nell’approccio metodologico alla cura, ampliando la possibilità di aprire agli uomini e alle coppie e diventando una residenza capace di far fronte a molteplici esigenze.

Questo processo di rinnovamento ha permesso di interpretare al meglio le necessità sociali e culturali del territorio, offrendo risposte sempre più personalizzate con competenza e grande umanità.

Oggi la Fondazione Sant’Anna e Santa Caterina è una Casa Residenza che accoglie anziani autosufficienti e non e persone che convivono con la disabilità, offrendo loro assistenza, cura e occasioni di socialità che escludono il rischio dell’isolamento sociale. Una struttura che si è “nutrita” della propria storia e dei valori per aprirsi al presente e a tutti i cambiamenti necessari del complesso comparto sociosanitario. Una realtà capace di ampliare la propria offerta di servizi mantenendo inalterata la sua identità, basata sui valori della carità cristiana.

150 ANNI: TANTI EVENTI PER CELEBRARE L’ANNIVERSARIO

Per celebrare il 150° anniversario, la Fondazione ha posto in cantiere diversi eventi, a carattere culturale e convegnistico, rivolti non solo ai residenti e al personale interno, ma anche a tutta la comunità e al territorio.

Il primo appuntamento sarà il 12 aprile nell’ambito della Festa internazionale della Storia” organizzata dall’Università di Bologna con un evento nel teatro della Fondazione. Seguiranno a riguardo tutti gli aggiornamenti del programma.

Il secondo importante appuntamento da legare all’anniversario, quest’anno ancora più atteso, sarà la Festa di Sant’Anna, il 26 luglio, alla presenza del Cardinale e Arcivescovo di Bologna Mons. Matteo Maria Zuppi. Una festa religiosa ma anche di intrattenimento tra canti e attività socioeducative, con il coinvolgimento dei residenti, delle educatrici e dei famigliari che amano unirsi e partecipare ad eventi come questo.

La tappa successiva sarà quella del 15 ottobre, proprio la data in cui ricade l’anniversario, per rendere omaggio alla Fondazione e al suo cammino. Un percorso celebrativo a tappe, non solo per la Fondazione, tra passato e presente e futuro, aperti ai cittadini bolognesi.

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